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I giovani del Mezzogiorno: l’incerta transizione all’età adulta

Fonte: ISTAT

Anno di pubblicazione
2023

Il rapporto propone una riflessione sulla condizione giovanile, con particolare riferimento al Mezzogiorno d’Italia, prendendo in considerazione gli elementi di maggior rilievo con riferimento alla popolazione.

I giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, infatti, sono i veri protagonisti del cosiddetto “inverno demografico”, che colpisce il nostro Paese da oltre un ventennio.

La perdita di popolazione giovanile appare più accentuata nel Mezzogiorno rispetto al Centro-nord, nonostante attualmente la quota di giovani risulti maggiore nel Sud del Paese (18,6%).

Si dilata, inoltre, il processo di transizione verso l’età adulta, sia in termini di tempi di uscita dalla casa dei genitori, che in ottica di propensione alla nuzialità e alla procreazione.

Emerge anche una progressiva estensione dei percorsi di studio nelle nuove generazioni di giovani meridionali, che risultano di gran lunga più istruiti rispetto ai loro conterranei più anziani, con una riduzione notevole della componente con titoli inferiori al diploma.

In aumento la progressione allo studio universitario, sebbene questo comporti sempre più spesso un’emigrazione studentesca, sia al momento dell’iscrizione che nel post-laurea.

Un altro fenomeno preso in considerazione è l’indeterminatezza della transizione lavorativa, che influisce negativamente sulla qualità della vita.

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