Nel nostro Paese, il rischio di esclusione sociale o di povertà colpisce il 28,8% di bambini e ragazzi fino a 16 anni di età, a fronte del 24,4% del totale della popolazione.

È questo il dato diffuso dall’ISTAT sulla base dell’Indagine annuale 2022 su Reddito e condizioni di vita, che rileva un livello di rischio più elevato per i minori che vivono nelle Isole e nel Sud del Paese (46,6%) rispetto ai loro coetanei del Centro (21,4%) e del Nord Italia (18,3%).

Dallo studio emergono anche alcuni fattori di rischio che hanno un impatto notevole sulle condizioni di vita dei bambini e dei ragazzi.

Il 39,1% dei minori appartenenti a famiglie monogenitore versano in condizioni di povertà o esclusione sociale. Il valore dell’indicatore scende al 27,6% per le famiglie in cui il genitore presente è l’uomo, mentre raggiunge il 41,3% nei casi i cui il minore vive solo con la madre.

Il rischio è maggiore anche per i minori con cittadinanza straniera, per i quali si registra un livello di rischio pari al 41,5%, con una differenza di quasi 15 punti percentuali rispetto ai loro coetanei italiani.

Infine, il 4,9% dei minori di 16 anni vive in famiglie che hanno sperimentato difficoltà economiche gravi. Tale indicatore raggiunge il 7,0% nel Mezzogiorno.

Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare la sezione “Studi e ricerche” del Portale Osservatorio.